mercoledì 11 luglio 2012

Tutto per lo SHOW!

Il destino di Josephine era stato grottesco fin dal giorno della sua nascita. Figlio di una trapezista e di un domatore di leoni, convinti di aspettare una bambina ("Femmina, sarà una femmina! La forma del pancione parla chiaro!"), il suo nome era stato scelto con largo anticipo: Josephine. E tale era rimasto, anche quando lui aveva smentito tutti i pronostici. E quale ruolo mai avrebbe potuto occupare, all'interno della compagnia circense, uno come lui, un maschio con un nome da femmina?
"Sarà un clown!"
E fu un clown. Faceva divertire i bambini con numeri buffi e travestimenti ancora più buffi.
Tutto per lo SHOW!
Lui li trovava grotteschi e noiosi. E poi, questa cosa che la gente andasse lì a guardarlo e a ridere di lui, non gli era mica mai piaciuta tanto. E, più passava il tempo, più la gente rideva, più in lui cresceva la malinconia. Pesante e grande. Grande come erano grandi le ridicole scarpe che indossava per gli spettacoli. Era un clown maschio con un nome da femmina, con un cuore triste ma con un sorriso dipinto sulla faccia col rossetto rosso fuoco.
Tutto per lo SHOW!
Si accorse pian piano che qualcosa andava maturando in quel suo cuore malinconico. Un progetto nuovo per quella vita grottesca. Un progetto grottesco per una vita nuova. Sì, sì. Più ci pensava, più ne era convinto. Perché no, in fondo?
Erano anche colorate quelle pillole per gli elefanti. Gli avevano sempre detto che erano vitamine. E lui per un po' ci aveva anche creduto. Ma ora non ci credeva. Non credeva più a nulla, Josephine. Quelle pillole lucide e belle, che sembravano tante caramelle...pillole blu, verdi, gialle...pillole viola, rosa, rosse...pillole per tutti i gusti! Per convincere gli elefanti a stare buoni, a fare il loro spettacolo, a non abbandonare il circo, a resistere ancora un po'.
Tutto per lo SHOW!
Quella sera il circo era pieno di bambini. Sottile soddisfazione per Josephine. Avrebbe fatto solo metà del numero. Metà esatta. Non un secondo di più. Non un secondo di meno. Un biglietto per mezzo spettacolo.
Tutto per lo SHOW!
Mezzo spettacolo. Soltanto mezzo spettacolo. Sottile soddisfazione per Josephine.
Tutti ridono. Lui si spruzza un getto d'acqua in faccia. Tutti ridono. La metà dello spettacolo è arrivata. L'acqua sul viso ancora non si è asciugata.
Vede i denti della gente, Josephine.
Tutti ridono!
Ridono!!
RIDONO!!!
E allora Josephine beve. Una pillola blu, una rossa, una rosa, una viola, una gialla, una verde, una blu, una rossa, una rosa, una viola, una gialla, una verde, una blu, una rossa, una rosa, una viola, una gialla...
Glu, glu, glu...
Giù, giù, gù...
Tutto per lo SHOW!
Fino alla fine. Grottesca, come il suo nome da donna sul corpo di un uomo, come il suo sorriso rosso su un viso che piange. Grottesca la sua fine. Come il suo destino.

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