Martin Scorsese compie una scelta inattaccabile affidando il suo protagonista a Leonardo Di Caprio, il cui talento indiscutibile si riconferma anche stavolta.
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Penso che il succo del film, in buona sostanza, stia soprattutto in una scena: finalmente Jordan Belfort è fottuto, l'FBI l'ha arrestato e ora lo attende la galera. Jordan Belfort ha paura. Per un po' ha paura. Poi, però, la paura passa perché si ricorda di essere ricco in un paese dove tutto è in vendita. Così, un secondo dopo, lo si vede giocare beatamente a tennis nei campetti del carcere. Amara realtà. Chi ha i soldi può comprare tutto. O quasi. Belfort comprerà sballo, sesso, soci. Ma i soldi non basteranno al broker per comprare l'amore dei figli e di sua moglie. O la lealtà degli amici.
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