mercoledì 4 dicembre 2013

IL PUNTO DI VISTA -Frida Kahlo

Quando sono entrata in contatto con la storia di Frida Kahlo, ne sono rimasta colpita e affascinata.
Spirito forte e ribelle fin dalla nascita (nel 1907 in Messico), a diciotto anni vede la sua vita cambiare per sempre a causa di un violento incidente stradale, in autobus. I gravi traumi riportati la costrinsero a letto per un anno, anno in cui Frida lesse numerosi libri sul Comunismo e iniziò a dipingere, osservandosi riflessa su uno specchio che i suoi genitori avevano montato sul soffitto appositamente per lei.
Ricorrenti sono gli autoritratti, in cui spesso compare il tragico incidente che segnò la sua vita.
L'esistenza di Frida Kahlo si sviluppa tutta attorno alla sua arte, all'attivismo nel Partito Comunista Messicano e agli amori burrascosi, eterosessuali e omosessuali.
I danni permanenti riportati a causa dell'incidente le impedirono di portare a termine qualsiasi gravidanza, fatto che la segnò nel profondo.
Frequentò i surrealisti, ma non volle mai essere etichettata come tale, perché desiderava mantenere una personale connotazione di originalità.
Dopo una vita di dolori fisici continui e passioni laceranti vissute con personaggi di spicco (il rivoluzionario Lev Trotsky, il poeta André Breton, la fotografa Tina Modotti, suo marito Diego Rivera, per citarne solo alcuni), morì lasciando ad un diario le sue ultime e sconvolgenti parole:
"Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più".

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