giovedì 31 maggio 2012

Un mio lavoro all'interno della rassegna letteraria PER LE RIME

Cari lettori,
mi è stato comunicato qualche giorno fa che sono rientrata nella selezione per la rassegna letteraria PER LE RIME, organizzata dalle associazioni culturali Il Crogiuolo e La Fabbrica Illuminata.
Il 3 giugno alle ore 20.00 all'ArcoStudio in via Portoscalas 17 a Cagliari, le attrici Rita Atzeri ed Elena Pau interpreteranno i lavori degli autori selezionati, fra i quali sono compresa anche io.
L'ingresso è ad offerta libera.
Con la curiosità e l'emozione per questa esperienza del tutto nuova, vi saluto! Alla prossima!

lunedì 21 maggio 2012

Sotto Scacco-Se sei curioso...(primi due capitoli gratuiti!)

Buongiorno, lettori! Troverete qui sotto un file scaricabile gratuitamente dei primi due capitoli di Sotto Scacco.

http://goo.gl/Cy4pG

Vi ricordo che Sotto Scacco è acquistabile nei seguenti punti:
Per gli amici di Cagliari:
-Libreria La Stazione (via Roma)
-Libreria Byblos (via Oristano)
-Libreria Cocco (via Dante)
-Libreria Murru (via San Benedetto)
-Libreria Ubik (via Roma)
-Libreria CLU (viale Fra Ignazio)
-Libreria Fozzi (via Aeroporto Elmas)
Per gli amici fuori Cagliari e fuori Sardegna:
-In tutte le librerie ediQ Distribuzione
-In tutte le librerie Cav. Giovanni Russano (per la Lombardia)
-In tutte le librerie CLU

IMPORTANTE: il testo sarà disponibile nelle principali librerie on-line (IBS ecc.) e sul sito dell'editore (www.lariflessione.net). Inoltre, sarà possibile, qualora non ci fosse già, ordinarlo in qualsiasi libreria.

martedì 15 maggio 2012

Di notte, in un bar.


Quella notte faceva caldo. Non c’era un’anima per le strade di quella traversa, una viuzza come tante, di una città come tante.
Seduto al tavolino di un bar –un bar come tanti-, avevo finito ormai da un po’ l’ultimo sorso del mio Martini. Osservavo il ghiaccio sciogliersi sul fondo del bicchiere.
Forse avrei dovuto infilare la mano nella tasca dei pantaloni, tirare fuori gli spicci, pagare il conto e andare via. Eppure, continuavo a starmene lì, seduto al tavolino di un bar qualunque in una città qualunque.
Aspettavo. Mi guardavo intorno e aspettavo.
Un rumore distolse da quell’indefinito nulla la mia attenzione.
Dei passi, incerti, rimbombavano nella notte estiva. Vicini. Sempre più vicini. Vidi una sagoma che incedeva incerta verso di me. Un uomo anziano, ma non troppo. Lo vidi e lui vide me. Non ci voleva un grande intuito a capire che era ubriaco. Non so perché, ma catalizzai subito la sua attenzione. Si avvicinò a me, barcollando, e con una voce stonata biascicò:
“Attendi.
E, mentre attendi, capisci che quell’attesa ha cambiato ciò che volevi.
Già.
Ma… cosa volevi? Qualcosa.
Qualcosa, senz’altro, qualcosa…” c’era un che di teatrale in lui. Continuò, sollevando il tono di voce: “Sai dirmi che cosa? Hai perso tempo, ragazzo! hai perso tempo ad aspettare quel qualcosa che non è arrivato e che hai pure dimenticato.”
“Ehi, ma che vuoi?” faccio io. Punto sul vivo? Chissà…
“Non aspettare. Non aspettare mai nulla. Probabilmente non arriverà. Probabilmente non ti servirà”.
Parole di un vecchio ubriaco. Eppure, pagai il conto e tornai a casa.

lunedì 14 maggio 2012

A COLPO D'OCCHIO- L'equazione della vita

Ossimorico fin dal titolo, L'equazione della vita di Efisio Mura è un libro che non ti aspetti. Il titolo farebbe pensare ad una storia compiuta, che ha sì delle variabili, ma che ha comunque una soluzione che la renda vera. Questo, almeno, è ciò che comunica la parola "equazione" ad un non-addetto-ai-lavori.
Così invece non è. Perché l'equazione della vita forse non esiste per l'autore di questo libro, che conduce il lettore a seguire il flusso di pensieri di due personaggi -un uomo e una donna- che hanno dentro se stessi un mare di sentimenti. Sentimenti che li travolgono, in cui si illudono di mettere un po' d'ordine, sentimenti che cercano di catalogare, di dominare, ma che, inevitabilmente, li sovrastano.
E forse, all'inizio, quella scena di un amore finito ci trae in inganno. I due protagonisti sono anche i protagonisti di quella storia d'amore che non ha un seguito? Oppure non sono loro?
Ce lo chiediamo per tutta la durata del libro, salvo poi capire che non ci importa davvero saperlo. Abbiamo seguito, pagina dopo pagina, personaggi che ci parlano della Vita, così come è per tutti, della Vita come termine generale, come esperienza privata e universale al tempo stesso.
E ci è piaciuto questo vaneggio colossale, questo dialogo interiore senza fine. A volte ci siamo ritrovati, a volte ci siamo sentiti vicini ai personaggi, o distanti da loro anni luce.
I due protagonisti sono diversi fra loro -lui con quel bicchiere mezzo pieno mezzo vuoto, lei con quel vivere la vita senza filtro-, seguono percorsi diversi, indossano maschere diverse.
Eppure, a tratti, alcuni dei loro ragionamenti si avvicinano e coincidono, quasi come se il protagonista fosse improvvisamente diventato uno soltanto.
Abbiamo cercato di far quadrare quest'equazione per circa centocinquanta pagine, fino a che ci siamo resi conto, arrivati all'ultima, che una soluzione non ci può essere. Non esiste. O forse ne esistono molte, chissà, magari anche infinite.
Ed ecco che immagino l'autore guardarci divertito mentre chiudiamo il suo libro. Credevamo davvero che la vita fosse un'equazione matematica? Lui, di certo, no.