lunedì 19 settembre 2016

La relatività del tempo

Albert Schweitzer
era già un musicista apprezzato, nonché filosofo e teologo quando, nel 1905 capì di voler fare il medico missionario in Africa. Aveva 38 anni quando conseguì la laurea. Nel 1952 fu insignito del Premio Nobel per la Pace.
Non avere paura di inseguire i tuoi sogni. Non esiste limite di tempo alla realizzazione dei nostri progetti.

martedì 6 settembre 2016

Io prima di te- dal libro al film

Cari lettori, so di avere diverse recensioni in sospeso, ma oggi voglio parlarvi di Io prima di te, libro/film da cui non riesco a uscire. Vi è mai capitato di leggere un libro o vedere un film così coinvolgente che per i giorni seguenti vi restano addosso le sensazioni che vi ha fatto provare?
Ecco più o meno è quello che sta succedendo a me.
Stavolta, come mi capita solo raramente, ho visto prima il film e poi ho letto il libro, che comunque avevo in programma da molto tempo.
Il film è stupendo, gli attori veramente formidabili. Credo che la scelta di Emilia Clarke nei panni di Lou e Sam Claflin in quelli di Will sia assolutamente la più azzeccata in assoluto. Non saprei immaginare altri interpreti. Se devo dire la verità, hanno dato ai personaggi del libro ancora più carattere.
Louisa Clark è positiva, dinamica, tenace. Ma non ha il coraggio di vivere davvero la sua vita, di uscire dal guscio. William Traynor aveva il pieno controllo della sua vita, un lavoro da leader, soldi, donne. Dopo l'incidente, perde tutto. Persino il controllo delle proprie gambe e braccia.
Così, promette ai suoi genitori sei mesi di vita, dopo i quali si recherà in una clinica in Svizzera per abbandonare per sempre una vita che ormai detesta.
È per questo motivo che i genitori di Will assumono Louisa: affinché lei gli faccia vedere che ci sono ancora delle cose che può fare e che le possibilità di essere felice non sono finite.
L'amore li coglie entrambi alla sprovvista, lei con la sua spontaneità coinvolgente, lui con il carisma che neppure la tetraplegia è stata in grado di togliergli.
Ora smettete di leggere, se non volete che vi rovini il finale.
Per tutto il libro sembra che Lou stia riuscendo a convincere Will che la sua vita ha ancora un senso. Ma il lieto fine non è di questa storia. William è troppo caparbio, nulla potrebbe fargli sopportare una vita tanto dura, neppure l'amore per Louisa, che anzi gli ricorda tutto ciò che con lei non può fare. E così, a Louisa non resta che stargli accanto fino alla fine.
E, paradossalmente, nonostante la sua scelta di morire, sarà lui a insegnarle a vivere. A vivere davvero.
Il libro, rispetto al film, ha naturalmente molti dettagli in più: la vita familiare di Lou e il rapporto fra i genitori di Will; il racconto della violenza subita da Lou, che l'ha resa così spaurita; il modo in cui Will riesce finalmente a farla uscire dal senso di colpa e le restituisce tutte le opportunità che quell'evento le aveva tolto. La scena bellissima in cui i due protagonisti si fanno un tatuaggio. Eppure questi tagli necessari non tolgono intensità al film, anzi, forse gliene conferiscono di più, in 111 minuti nei quali il focus è sempre sulla storia d'amore.
Perché, dopotutto, Io prima di te è soprattutto questo: una meravigliosa, forte, dirompente storia d'amore.