martedì 16 agosto 2016

Jolly Roger- Le chiavi dello scrigno

Cari lettori,
oggi vi parlo di un libro che ho appena terminato e che mi ha fatto compagnia in queste vacanze. È il secondo volume della saga Jolly Roger di Gabriele Dolzadelli, di cui avevo parlato tempo fa. Si intitola Le chiavi dello scrigno ed è proprio su queste chiavi che ruota l'episodio.
La trama.
1670. Il nobile francese Jean Louis Lafayette, esiliato sull'isola di Puerto Dorado, nel Mar dei Caraibi, viene a conoscenza dell'ubicazione di uno scrigno capace di cambiare le sorti del mondo intero. 
In una sola notte gli equilibri politici, costruiti nel corso di nove anni sulla piccola isola, crollano miseramente dando inizio a una serie di eventi che metteranno a ferro e fuoco la colonia contesa. Così, mentre il giovane Sid continua la ricerca del fratello Alexander e il temibile Ludwig Van Hossell si prepara a catturare il comandante dei ribelli soprannominato “El Diablo”, inizierà una vera e propria guerra per il possesso delle quattro chiavi che aprono il misterioso scrigno. 
Niente sarà più come prima e i protagonisti conosciuti nel primo volume “La terra di nessuno” daranno prova di ciò di cui sono capaci per realizzare i propri desideri e ambizioni.

La trama, come potete vedere è abbastanza articolata e io suggerisco comunque di leggere prima il volume precedente, perché i personaggi sono tanti e altrimenti non è facile orientarsi. Rispetto all'esordio, la scrittura di Gabriele Dolzadelli è notevolmente migliorata, meno accademica, più naturale. La vicenda ci guadagna, la lettura si fa più scorrevole e avvincente anche perché lo scrittore ha ridotto drasticamente le parti descrittive e privilegiato l'azione.
Ritroviamo naturalmente Sid, il protagonista della vicenda, un giovane alla ricerca di suo fratello. Ma anche i personaggi femminili, come Elizabeth e Annette, che risultano ben studiati e di carattere.
Ho trovato interessanti e ben caratterizzati anche gli altri personaggi. L'autore ha fatto davvero un gran lavoro ad approfondirli tutti.
Ogni capitolo ci porta in una nuova scena, quasi come a teatro. Cambiano i luoghi e cambiano i personaggi, come pezzi di un puzzle che solo alla fine formeranno un quadro uniforme. Così il lettore non si annoia e crea delle supposizioni per cercare di sbrogliare la matassa prima che sia la lettura a farlo.
Insomma, se già vi era piaciuto La terra di nessuno, Le chiavi dello scrigno non è da perdere.
Se, invece, La terra di nessuno non vi ha appassionato, vi assicuro che in questo secondo volume l'atmosfera si fa più calda. E se amate l'avventura, qui di sicuro ne troverete in abbondanza. La vicenda non è finita qui: l'autore ha già scritto il terzo volume e ora sta stendendo il quarto. Un'ottima notizia per chi ama le storie di pirati.
Potrete trovare il libro su Amazon ad un prezzo davvero fantastico.

martedì 9 agosto 2016

E venne chiamata due cuori -Recensione

Cari lettori,
oggi vi parlo di un libro che mi ha colpita nel profondo.
Avevo appena finito di leggere La via del male, di cui trovate la recensione due post indietro. Urgeva un altro libro, ma, essendo al mare, avevo a disposizione soltanto un'edicola.
Sono entrata. Lo scaffale dedicato ai libri era un po' deludente: perlopiù libri già letti o che non mi interessavano. Poi ho visto questo, una sola copia: E venne chiamata due cuori, di Marlo Morgan. Ne avevo già sentito parlare. Lo prendo.
Direi che non mi sono pentita.
Si tratta di una storia vera: una donna medico americana si reca in Australia per un progetto lavorativo, ma non sa che questo viaggio le cambierà la vita. Senza neppure rendersene conto si troverà a vivere parecchi mesi a contatto con una tribù di aborigeni, la Vera Gente. E scoprirà il senso vero dell'umanità, della vita, del Tutto divino che collega ogni cosa. Una storia che è un vero privilegio poter leggere. Ringrazio l'autrice per averci donato in un libro così chiaro il racconto di un'esperienza straordinaria, di averci svelato verità che -presi come siamo dalla routine e dai mille impegni- abbiamo ormai dimenticato. O forse non abbiamo mai conosciuto.
Un viaggio stupendo, dove ogni filo d'erba può insegnare qualcosa. Dove ogni cosa ha un perché e dove tutto si muove all'unisono, seguendo il ritmo perfetto dell'universo.