martedì 28 luglio 2015

A COLPO D'OCCHIO- La ragazza che cuciva lettere d'amore

Cari lettori,
eccomi di nuovo qui con la rubrica dedicata alle recensioni. Oggi vorrei parlarvi del libro La ragazza che cuciva lettere d'amore, di Liz Trenow, edito da tre60.
In copertina, appena sopra il titolo, tre righe scritte quasi come una poesia recitano:
Una seta preziosa
Un segreto inconfessabile
Un sogno lungo una vita

Questo (e poco altro) è bastato a farmi arrivare alla cassa della libreria con in mano il libro in questione.
Il romanzo ha sostanzialmente due protagoniste: Caroline, giovane donna che vive ai giorni nostri una crisi esistenziale (da poco disoccupata, da poco di nuovo single, una madre che soffre di demenza senile...) e riceve dal passato una misteriosa trapunta e Maria Romano, che è vissuta nel 1910 come ricamatrice alla corte del futuro re del Galles e che racconta la storia della sua vita al lettore attraverso le sbobinature di alcune registrazioni trascritte negli anni Settanta da una studentessa universitaria intenta a redarre la tesi di laurea.
Maria ha passato metà della sua vita in un istituto di igiene mentale, condotta lì poco prima di partorire un bambino troppo scomodo per la casa reale. Troppo scomodo perché figlio del principe del Galles e di una semplice ricamatrice. È stata lei a cucire la trapunta. Così racconta nelle registrazioni. Ma cosa ha a che fare Maria Romano con Caroline? Maria era un'amica della sua nonna. Una foto lo testimonia. E allora? Perché sua nonna desiderava tanto lasciarle in eredità quella trapunta? Caroline ha bisogno di capire. Sente che questa è una missione. Un dovere nei confronti di se stessa.

La ragazza che cuciva lettere d'amore è un romanzo che scorre molto fluido sotto gli occhi del lettore curioso. L'alternanza fra anni Settanta e giorni nostri rende la narrazione equilibrata e contribuisce a prolungare la suspance. Un po' triste in alcuni passaggi, la vita di Maria lascia l'amaro in bocca. Una volta sciolto il mistero, il libro fa in fretta a concludersi, dando a suo modo un lieto fine.
Mi aspettavo, visto il titolo, la quarta di copertina e pochi frammenti letti, un libro più romantico. La storia di un amore più forte.
Ma, ripensandoci, questo libro è interamente intriso di sentimenti forti: l'amicizia, che sarà quella che salverà davvero Maria dal manicomio, l'amore di una madre per un figlio e, poi, l'amore di una nonna per la sua unica nipote.



martedì 14 luglio 2015

A COLPO D'OCCHIO -Verrà il vento e ti parlerà di me

Cari lettori, nel post precedente vi parlavo delle mie impressioni riguardo il libro Verrà il vento e ti parlerà di me, di Francesca Barra.
 
La storia è raccontata da due voci che si rincorrono, quella di nonna Teresa, estremamente legata alla sua terra, e quella di Caterina, la nipote che, invece, non vede l'ora di partire a Roma a studiare. A legarle, anche oltre la morte, un quaderno in cui Caterina annota tutte le ricette tradizionali della nonna e anche i suoi più cari ricordi ad esse legati. Ma non solo. Teresa vede in Caterina la sua erede. E alla giovane ragazza toccherà compiere scelte importanti. Saprà seguire il volere di sua nonna senza rinunciare a se stessa?
 
Oggi l'ho terminato e vorrei condividere con voi la mia impressione.
Con una parola potrei dire delusa, nel senso che questo libro inizia alla grande e poi si perde. La storia, nell'incipit, sembra decisamente più articolata di come poi effettivamente si evolva. Crea tante aspettative nei primi capitoli, poi la tensione va via via scemando e la trama perde corpo. Il finale è un po' troppo frettoloso e anche i capitoli in cui la parola viene data alla nonna Teresa (che restano comunque i migliori) si fanno sempre meno interessanti. Gli aneddoti raccontati partono con una grande carica emotiva, raccontano i fatti salienti della vita della donna, poi, però, sembra che la vita di Teresa si riduca a qualcosa di noioso e poco coinvolgente.
 
Ovviamente non è un libro che sconsiglio. Si tratta comunque di una lettura molto piacevole. Tuttavia mi aspettavo qualcosa di più. Peccato.

mercoledì 8 luglio 2015

Verrà il vento e ti parlerà di me -in lettura...

Cari lettori,
l'altro giorno mi aggiravo curiosa fra gli scaffali della libreria virtuale del mio Kindle, cercando qualcosa da leggere.
Dal momento che divoro libri più o meno come il mio gatto divora crocchelle, ho deciso di dare un'occhiata all'Offerta del Giorno, giusto per non spendere tutti i soldi di cui dispongo.
Così mi sono imbattuta in Verrà il vento e ti parlerà di me, di Francesca Barra. La trama mi sembrava interessante, le recensioni erano positive, il titolo prometteva bene. Indi per cui poscia, l'ho comprato.
 
Ho subito iniziato a leggerlo e ancora ce l'ho in lettura. Devo dire che, per ora, è esattamente il libro che avevo voglia di leggere.
La storia di Teresa e quella di sua nipote Caterina si alternano e si incrociano, in un periodare fluido che ha il sapore delle storie antiche, delle tradizioni, del legame con la propria terra natia.
Caterina ha appena abbandonato il suo paesino per andare a studiare a Roma. Porta con sé il quaderno delle ricette di sua nonna, compilato meticolosamente nei mesi estivi. Caterina è emozionata all'idea di essersi buttata in una nuova avventura, lontana da casa. Sua nonna Teresa, invece, fin da bambina sapeva che dalla Basilicata non se ne sarebbe mai voluta andare. E la sua più grande avventura, ha deciso di viverla proprio lì, nel luogo in cui è nata.
Magia, sentimenti, ma anche ottime ricette si avvicendano fin dalle prime pagine.
Per ora il libro mi sta appassionando molto, vedremo se proseguirà così.
Qualcuno di voi l'ha letto? Se volete, fatemi sapere la vostra!

lunedì 6 luglio 2015

Riflessioni di una lettrice

Cari lettori,
forse avrete letto il mio post dedicato alle letture estive.
Come tutti i programmi che si rispettino, che il più delle volte sono fatti per essere smentiti, anche questo ha immediatamente subito delle inevitabili modifiche.
Ho terminato in pochissimo tempo Il baco da seta, che non ha deluso le mie aspettative. Uno dei libri più appassionanti del mio ultimo periodo. Consigliatissimo a chi ama il genere noir.
Ho poi iniziato a leggere L'amore è...un libro di ricette, per scoprire in meno di tre minuti che si tratta semplicemente di un libro di ricette, appunto. Forse quelle che vengono citate nel precedente L'amore è...un bacio di dama. Da verificare.
Allora mi sono lanciata su un libro che da tempo era fra i miei obiettivi: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di Luis Sepùlveda. Una storia dolcissima, quasi una poesia.
Zorba, un gatto nero grande e grosso, mentre i padroni sono in vacanza, soccorre una gabbiana che, colpita dalla peste nera dei mari (un'ondata di petrolio le ha coperto interamente il corpo), prima di morire vuole deporre il suo uovo. Ed è così che Zorba si ritrova a promettere alla gabbiana che si prenderà cura dell'uovo e della creatura, e le insegnerà a volare.
Ve lo immaginate un gattone grasso e grosso che cova un piccolo uovo di gabbiano?
Zorba farà così da mamma alla piccola gabbianella e, con l'aiuto degli altri gatti del porto e di uno scrittore un po' visionario, insegnerà alla piccola Fortunata (questo il nome che i gatti danno alla gabbianella) che
Vola solo chi osa farlo.