lunedì 30 giugno 2014

A COLPO D'OCCHIO -Il sentiero dei profumi (Recensione)

Cari lettori,
ho terminato oggi il libro di Cristina Caboni, Il sentiero dei profumi.
Elena Rossini è una donna forte e fragile allo stesso tempo, con un talento naturale per l'arte profumiera, ereditato dalle sue antenate.
Sua madre era una profumiera, sua nonna era una profumiera, e tutte le donne della famiglia Rossini lo furono. Fino a risalire alla famosa Beatrice Rossini, l'inventrice del leggendario Profumo Perfetto, la cui formula è andata ormai perduta.
Il lettore segue la vita di Elena, che a partire dal fallimento di tutti i suoi progetti e dal tradimento da parte del suo compagno, si rialza e decide di riprendere in mano la sua vita. Di seguire il sentiero dei profumi, nonostante in passato l'abbia fatta soffrire.
Da Firenze a Parigi, Elena costruirà faticosamente un nuovo percorso, che poi è quello che è sempre stato il suo. E non sarà sola. Con lei Monique, l'amica di sempre, la sorella che non ha avuto. E poi Cail, un uomo con un passato di sofferenza, ma con un cuore che ha solo bisogno di amare. E vuole amare Elena. Nonostante tutto. Nonostante le difficoltà.
 

Il sentiero dei profumi è un libro che ho letto col cuore e che mi ha coinvolto profondamente. In un certo senso Elena, la protagonista, mi somiglia. La trama si fa via via più avvincente col procedere della lettura, incuriosendo il lettore e facendolo legare profondamente a ciascuno dei personaggi, come se fossero persone reali. Anche i personaggi secondari, per così dire, sono ben caratterizzati e approfonditi, così da assumere una fisionomia dettagliata. Bella anche la descrizione dei luoghi, che si intreccia con la storia e la arricchisce, contribuendo a creare la giusta atmosfera. Cristina Caboni ha una scrittura fluida, scorrevole. Parole che profumano di sentimenti veri. E non vedrete l'ora di sapere come va a finire.

giovedì 26 giugno 2014

L'italiano

Cari lettori,
ieri non è stato facile evitare le notizie sui mondiali di calcio, né sulla sconfitta dell'Italia e tutte le reazioni che si sono succedute. Si è parlato tanto (forse troppo?) del Tweet di Balotelli, così, incuriosita, sono andata a leggerlo.
Nulla da dire sul messaggio che il calciatore ha voluto mandare, ma mi sono inevitabilmente balzati all'occhio gli errori ortografici. Lo so, sono fissata con queste cose. Ahimè, non riesco a correggermi. Così ho pensato di dedicare questo post alla riscrittura grammaticalmente corretta dell'ormai celebre Tweet.

Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L' ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste, arrabbiato, deluso con (deluso da) me stesso. Si (il affermativo vuole la ì accentata, altrimenti è un si riflessivo) magari potevo fare gol con la Costa Rica, avete ragione, ma poi? Qual è (non Qual'è!) il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente (a livello caratteriale) quindi cercate un'altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro "fratello". MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti.
VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più.
VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?
 
 
Ecco, ora il Tweet di Balo è a posto anche grammaticalmente.
-Fine della mia mania correttiva.-

sabato 21 giugno 2014

21 giugno: Letti di notte

Da qualche anno, il 21 giugno l'estate si accende in libreria. È l'evento più atteso dai lettori d'Italia: la notte bianca dei libri.
Un anno fa ho avuto la fortuna di partecipare all'elaborazione delle bozze per la creazione del materiale pubblicitario di Letti di Notte, Facce di Notte e Letture Bendate. Devo ammettere che è stata un'esperienza molto formativa. Sono state due giornate di lavoro intenso, entrambe dedicate al Marketing del libro e guidate da Marco Zapparoli (Marcos y Marcos).
Le librerie di tutta Italia, anche quest'anno, terranno aperte le porte e organizzeranno fantastici eventi libreschi per accendere l'estate.
Per info: http://www.letteraturarinnovabile.com/chi-siamo/



mercoledì 18 giugno 2014

I libri che mi hanno fatto sentire orfana


Cari lettori,
sicuramente anche a voi è capitato svariate volte si terminare un libro e sentire un grande vuoto, come se aveste perso qualcuno di molto importante.
A me è capitato con tanti libri. Quando mi capita, spesso mi ritrovo a rileggere le ultime righe, per capacitarmi di quanto appena successo. E siccome non rileggo quasi mai un libro (ho fatto un'eccezione solo per Il piccolo principe e per L'Alchimista), è difficile accettare il fatto che non vedrò più quei personaggi, che non seguirò più la loro vita.
Ecco quali sono i libri che mi hanno fatto sentire orfana:
-al primo posto va senza dubbio Harry Potter, l'intera saga! Ogni volta che ne finivo uno, sapevo già che avrei atteso con spasmodica ansia il successivo. Il vero problema è arrivato quando ho finito anche il settimo;
-La luce sugli oceani: ero talmente immersa nella storia che ho dovuto aspettare qualche giorno prima di iniziare un altro libro;
-Mille splendidi soli: chi l'ha letto può capire;
-Romeo e Giulietta: ebbene sì. Tutti conoscono la storia, ma è un testo teatrale stupendo;
-I pilastri della terra: epico. Il seguito non regge il confronto;
-Il signore degli anelli: ci ho meso così tanto tempo a leggerlo, che dopo ho sentito il vuoto.

Sicuramente ce ne sono stati tanti altri, soprattutto nell'infanzia. Ma questi sono quelli che ricordo!

martedì 17 giugno 2014

Cinque cose da non fare mai ai miei libri

                           

Cari lettori,
tutti noi booklover abbiamo delle fissazioni che riguardano i nostri libri. Tutti noi, insomma, amiamo trattare questi oggetti in modo diverso e odiamo alcuni comportamenti che riteniamo scorretti verso i nostri preziosi libri. Oggi vi parlo dei cinque atteggiamenti nei confronti dei libri che mi fanno davvero arrabbiare e che quindi detesto vedere in atto quando presto i miei amici cartacei ad amici in carne ed ossa.
Mai:
1. Tenere il segno facendo le famigerate "orecchie" alle pagine, cioè piegare l'angolo esterno della pagina. Prendete un segnalibro!
2. Macchiare di unto/cioccolato/caffè o qualsiasi altra cosa le pagine. Se leggete e mangiate contemporaneamente, almeno fate un po' di attenzione.
3. Prestare a terzi il libro preso in prestito.
4. Aprire in modo barbaro il dorso dei libri grossi in edizione economica. So che viene spontaneo, ma poi è così brutto da vedere!
5. Scrivere appunti a bordo pagina. Prendete un taccuino.

Lo so, sembrano cose da pazzi! ^.^
Ma forse anche voi avete le vostre personalissime "fisse". Raccontatemele, se vi va.

martedì 10 giugno 2014

Cinque libri per l'estate

D'estate, generalmente, leggiamo di più rispetto alla stagione invernale. Un po' perché il caldo rende necessaria una pausa più lunga del solito (magari di fronte a un bel ventilatore) o rende più difficoltoso prendere sonno di notte, un po' perché molti di noi hanno più tempo libero, in queste giornate che sembrano non finire mai.
Allora dedico questo post a cinque libri che, in un modo o nell'altro, mi sembrano perfetti per questa stagione!

  • Come gocce di sale e di vento, di Sullivan J. Courtney. Diverse generazioni di donne, tutte con vite distanti anni luce l'una dall'altra. Ma tutte facenti parte della stessa famiglia, e legate in un modo o nell'altro ad una vecchia casa vicino al mare, dove vive Alice, capostipite della famiglia. Alice le tiene tutte unite le donne di casa Kelleher, ma nessuna di loro conosce il pesante segreto che si porta dentro da trent'anni.
Un libro denso di sentimenti, ma anche di avvenimenti. Una storia che parla d'amore, nel senso più ampio del termine. Si legge con facilità, pagina dopo pagina, con la curiosità di capire, di scoprire...
  • Non lasciarmi, di Kazuo Ishiguro. Ruth, Kathy e Tommy passano la loro adolescenza in un college inglese, dove vengono istruiti ed educati da insegnanti amorevoli ma severi. Per tutta la vita gli viene detto continuamente che loro, tutti i ragazzi del collegio, sono speciali. Ma qual è il loro destino? E perché sembra quasi vietato per loro pensare ad un futuro vero?
Un libro che definirei fantascientifico per via del tema trattato (quello dei cloni destinati esclusivamente all'espianto di organi a beneficio umano), ma in cui la narrazione è condotta con una sensibilità in cui si scorge soprattutto il lato umano dei protagonisti. Malinconico, ma molto intenso.
  • Un posto nel mondo, di Fabio Volo. Michele e Federico sono due amici inseparabili, che sembra vogliano rimanere in eterno adolescenti. Ma non è così. Federico, stanco di una vita sempre in folle, decide di partire per un viaggio, non alla scoperta del mondo, bensì alla ricerca del suo posto nel mondo, del suo senso della vita. E, in un modo o nell'altro, anche Michele verrà coinvolto in questo percorso.
Questo è stato il primo libro di Fabio Volo che ho letto. Come sempre, Fabio Volo scrive di personaggi veri, di storie comuni. E lo fa con una schiettezza che ce li fa apparire reali. Vicini a noi. Un libro che fa sorridere, ma anche riflettere. Perché la vita è fatta proprio così: ci sono le cadute, ma poi uno si rialza. E guarda avanti.
  • Estasi culinarie, di Muriel Barbery. Dall'autrice di L'eleganza del riccio, ecco un altro romanzo (stavolta breve) destinato a stupire. Monsieur Arthens, il critico gastronomico numero uno al mondo, è in punto di morte. Ma, prima di morire, vuole assolutamente ricordare qual è quel sapore che ora gli sfugge e che l'ha mandato in estasi. Così ripercorre tutta la sua vita di critico gastronomico, cercando di riportare alla mente tutti i sapori che ha incontrato. Prendono la parola anche molte persone che hanno avuto a che fare con lui, uomo arrogante e prepotente.
Un libro eccentrico e divertente, unico nel suo genere. Devo ammettere che, per ora, non sono riuscita a terminare L'eleganza del riccio, e mi sono approcciata a questo libro con diffidenza. Mi ha divertito tantissimo. Una squisita indagine alla scoperta dei sapori.
  • Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Italo Calvino. I libri di Calvino non hanno bisogno di lunghe presentazioni. Questa è la storia di un lettore che si appresta a leggere un libro, ma la cui lettura viene ripetutamente interrotta e deve necessariamente proseguire all'interno di un libro che non contiene più la storia di partenza. Un romanzo singolare, un perfetto esempio di mise en abyme*, tutto sul piacere della lettura.

*Mise en abyme: tecnica narrativa in cui la storia narrata contiene al suo interno una copia in miniatura della storia stessa. Per esempio quando in un romanzo giallo si ritrova un personaggio che è uno scrittore che sta scrivendo proprio quel romanzo giallo, e così via.

lunedì 9 giugno 2014

A COLPO D'OCCHIO -La luce sugli oceani

Cari lettori,
oggi voglio suggerirvi la lettura di un libro che mi ha commosso, facendomi profondamente riflettere. Si tratta del romanzo d'esordio di M. L. Stedman, La luce sugli oceani.
Ho letto questo libro parecchi mesi fa e ancora non avevo avuto il coraggio di recensirlo. Perché è un libro disarmante, forte e dolce allo stesso tempo.
Pensate che si possa sempre individuare il limite fra ciò che è giusto e ciò che non lo è? La luce sugli oceani metterà in crisi qualsiasi certezza e qualsiasi facile giudizio.
 
Tom e Isabel, fin dal loro primo incontro, non possono fare a meno di amarsi. Lui è un uomo introverso, reduce di guerra, profondamente ligio al dovere. Lei è una donna frizzante, che lo completa e lo rende migliore. Insieme decidono di andare a vivere su Janus Rock, l'isola destinata soltanto al guardiano del faro: Tom, appunto.
Il sogno di Isabel è quello di diventare madre, di avere con Tom una famiglia. Ma il destino sembra negare loro questa possibilità. Dopo vari aborti, però, qualcosa cambia: sull'isola arriva una barchetta che ha fatto naufragio. Dentro, il cadavere di un uomo e una neonata, viva.
Come un faro, la bambina rischiara l'animo di Isabel, che si sente sua madre sin dal primo momento. Lucy, così la ribattezzeranno, decidendo di infrangere le regole che impone il ruolo di guardiano del faro. Tom e Isabel, infatti, non denunceranno l'accaduto, e faranno credere a tutti che Lucy sia la loro figlia naturale.
Ma Tom e Isabel non hanno fatto i conti con le possibili conseguenze di una decisione tanto drastica: al di là di Janus Rock, Hanna, una madre disperata e ormai vedova, non smette di cercare la sua bambina. Non smette di sperare, neppure quando ormai sono passati troppi anni dal tragico evento che l'ha separata dal suo amato e dalla loro unica figlia.

L'autrice è una narratrice abilissima nel descrivere situazioni e sentimenti. Un attimo prima stai dalla parte di Isabel, la difendi, speri che nessuno scopra il suo segreto, anche per il bene della piccola Lucy. Un attimo dopo sei lì a sperare che Hanna ritrovi quella figlia che tutti ritengono morta. E poi ancora viceversa. Difficile capire il limite di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Non tutto si può dividere in bianco o nero.
Una lettura avvincente e commovente, un libro che non delude le aspettative, anzi, le supera. Personaggi così verosimili da sembrare veri. Un finale che sconvolge per la sua concretezza, per la sua profondità, per il gusto dolce-amaro che è poi quello di tutto il romanzo.

venerdì 6 giugno 2014

Vinci un LIBRO -L'isola di cemento

Cari lettori,
ecco il secondo concorso che vi darà la possibilità di vincere un libro e riceverlo direttamente a casa vostra. Spero che questa volta parteciperete più numerosi! Eheh!
Il libro che vi propongo è L'isola di cemento di J. G. Ballard, un autore contemporaneo che visse una durissima esperienza all'interno di un campo di prigionia giapponese. Si iscrisse successivamente all'Università di Medicina, ma poi abbandonò gli studi perché capì che la sua passione era un'altra: scrivere.
 
Il protagonista de L'isola di cemento è un perfetto borghese di Londra, ricco e con una doppia vita che si divide fra moglie e amante. Tutto cambia, però, quando, a causa di un incidente stradale, si ritrova catapultato in un'isola spartitraffico dalla quale non riesce ad uscire. O, forse, non vuole uscire.
 
Regole del concorso.
  • Scrivete un commento qui sotto e indicate perché vi piacerebbe leggere (o rileggere) questo libro. Indicate anche il vostro indirizzo e-mail.
  • Diventate lettori fissi del blog.
  • Condividete questo post nel vostro profilo Google, Facebook o Twitter.
Come vedete, stavolta le regole sono semplicissime. Nessun racconto da scrivere!
Le iscrizioni al concorso sono aperte da oggi (06.06.2014) fino al 06.07.2014 compreso. In data 07.07.2014 ci sarà un'estrazione fra tutti i partecipanti. Chi verrà sorteggiato riceverà un'e-mail e dovrà fornire il proprio indirizzo fisico, al quale io spedirò il libro.
Tutte le iscrizioni che seguiranno la data ultima indicata (06 luglio) non verranno prese in considerazione.
 
Buona fortuna a tutti!

giovedì 5 giugno 2014

Il gatto Rafiki


Rafiki era una parola strana. Ma ormai avevo capito che a quel suono corrispondeva una buona razione di cibo. E anche di coccole. Sicché, ogni volta che quell'uomo pronunciava la parola Rafiki, io correvo verso di lui. E lui sembrava contento: “Conosce il suo nome!” diceva fiero agli amici. Era un animale strano. Diceva di chiamarsi Armando. Non era un gatto, anche se i baffi li aveva, e pure belli lunghi. Certe volte amava definirsi il mio padrone. In quei casi io mi rotolavo a terra, divertito. I gatti non hanno padroni. Noi gatti siamo liberi. Nessun padrone. Soltanto a-mici.

lunedì 2 giugno 2014