sabato 31 maggio 2014

La rosa dell'amicizia

Devo portare a termine gli impegni presi che si sono accumulati durante la mia assenza dal blog. E di nuovo mi ritrovo a ringraziare Patricia, che in questo post mi ha fatto un regalo splendido: la rosa dell'amicizia. Che bella, guardate qua:
 
 

Anche qui, come nel post precedente, risponderò ad alcune carinissime domande.
 
  • Come è cambiata la tua vita con il blog?
Non è cambiata granché. Ho aperto il blog (che in precedenza era ubicato in un altro indirizzo Internet) alcuni anni fa, durante un periodo davvero molto difficile. In quel periodo avevo poche cose belle nella mia vita e una di queste era la passione per la scrittura. Così ho iniziato a coltivare le cose belle che avevo, cercando di far sì che prevalessero su quelle brutte. Dopo anni, posso dire di avercela fatta!
 
  • Descriviti con un solo aggettivo.
Tosta.

  • Quale stato d'animo ti rappresenta meglio?
Oggi, la serenità.

  • Trovate più seducente l'intelligenza o l'attrazione fisica?
Personalmente non ho attrazione fisica se prima non vengo sedotta dall'intelligenza. Sono due cose inscindibili. L'attrazione fisica non è conseguenza del bell'aspetto.

  • Il vostro motto è...
Genera senza possedere. Nutri senza creare dipendenza. Guida senza dominare.

  • Quanti libri leggi in un anno?
Questa è una domanda a cui non riesco mai a rispondere. Ne leggo tanti.

  • Un tuo difetto e un tuo pregio.
Difetto: sono impulsiva. Un pregio: sono impulsiva.

  • Cantante/Strumento preferito.
Amo la musica del pianoforte e non ho cantanti preferiti.

  • Esiste l'amicizia virtuale?
Senza dubbio. Si incontrano molto prima le anime dei corpi.

  • Quanto trovi stupido/carino questo premio?
Trovo che sia molto carino. Mi sono divertita a farlo. Forse voi un po' meno a leggerlo!

E adesso tocca a voi! Non taggo nessuno, perché poi mi dimentico di avvertire le persone taggate. Sappiate che, chiunque voglia partecipare, può farlo! Anche solo con un commento qui sotto!


Un piccolo premio-tag

Cari lettori,
dopo un periodo di assenza, eccomi di nuovo qui.
Dedico questo post ad una blogger che mi ha fatto vincere un premio. Eccolo qui:
Ringrazio di cuore Patricia, del blog http://hermioneat.blogspot.it  che mi ha taggato.
Sono già da tempo una lettrice fissa del suo blog e mi piace un sacco per due motivi fondamentali: scrive benissimo e ha una gatta adorabile!
Ora dovrei taggare qualche blogger (almeno dieci!) per passare il testimone del premio che ho ricevuto.
Ok, ecco il mio elenco:
Ok, per me può bastare! Anche perché poi di sicuro mi dimentico di avvisarli tutti!
 
Cari ragazzi, voi che siete stati taggati dovete diventare lettori fissi del mio blog, rispondere alle domande seguenti e poi taggare a vostra volta altri blogger. Naturalmente, solo se vi va di giocare. Non c'è nessun obbligo...
Ecco le domande poste da Patricia. Ed ecco anche le mie risposte. Se tu fossi...cosa saresti?
  • Un sapore... Agrodolce. Perché chi mi conosce sa bene che so essere molto dolce, ma anche agra! Sono piena di contrasti.
  • Una pietra... Un diamante. Luminoso e difficile da distruggere.
  • Un elemento naturale... L'acqua. Perché è il mio elemento: d'altronde sono nata in un'isola, non posso fare a meno del mare!
  • Musica... Sarei un mantra tibetano. Non c'è nulla di più musicale.
  • Fiore...La rosa. Attenti, ha le spine!
  • Pianta...Una palma. Dà subito l'idea dell'esotico.
  • Un colore...Verde. Il colore del chakra del cuore. E dei miei occhi.
  • Un giorno...Il venerdì, il giorno di Venere. Perché poi c'è il sabato.
  • Un mese...Dicembre. Il mese del Natale e del caminetto acceso.
  • Un animale...Un delfino. Perché è un buon compromesso fra gli animali marini e quelli terrestri. E perché è molto intelligente.
  • Una stagione...L'inverno. Perché il mare è più bello in inverno, perché in inverno c'è il Natale e perché in inverno ci piace stare vicini a coccolarci...
  • Un tessuto...Il cotone. Mi è sempre piaciuto.
  • Un cibo...Non ci sono dubbi: la pizza!
  • Una parola...Libertà.
  • Un peccato...La lussuria! Ahahah!
  • Un evento atmosferico...La pioggia. Quella degli acquazzoni estivi che rinfrescano l'aria.
  • Strumento musicale...Il pianoforte.
  • Un'opera d'arte...Un dipinto di Monet.
  • Un accessorio...Una penna stilografica. Per scrivere in modo elegante.
 
Aspetto le vostre risposte!
 
 

martedì 20 maggio 2014

Concorso La Tempesta-risultati

Cari lettori,
forse il libro in palio non era abbastanza interessante? Forse non ho pubblicizzato abbastanza il contest?
L'unica lettrice che ha deciso di inviare un elaborato è stata Patricia! Pertanto non possiamo parlare propriamente di un vincitore, dal momento che è stata l'unica partecipante. Il libro La Tempesta di Shakespeare spetta dunque di diritto a Patricia, non solo perché il suo elaborato merita davvero, ma anche come segno di ringraziamento per aver risposto con entusiasmo alla mia iniziativa!

Ecco la poesia di Patricia, davvero bella!

TEMPESTA


Sento un vento

freddo

scombinare i miei pensieri.

liquida paura

che scorre nelle mie vene

tumultuosa bufera.

Un tuono

che rode e rosicchia

la mia anima.

Un lampo

che la mette al rogo

d'incendio puro.

Ho paura.

Di perderti?

Non so....

So che

non ho nulla

per ripararmi.

Solo

il pensiero di te

che

mi abbraccerai

proteggendomi

da questo fortunale

d'emozioni

e

ataviche paure.

Tra le tue braccia

il vento di tempesta

diventerà

respiro d'innamorato

languore d'amante

E

la tempesta

più non urlerà

dentro di me!

giovedì 15 maggio 2014

A COLPO D'OCCHIO- Il sentiero dei profumi

Il sentiero dei profumi, pubblicato in Italia da Garzanti, è il primo romanzo di Cristina Caboni, scrittrice sarda che dedica questo romanzo ai profumi, che fanno parte della sua vita da sempre.
 
Ricevo gratuitamente questo libro in anteprima, grazie ad un'iniziativa di ibs.it e devo dire che mi incuriosisce molto. Per prima cosa perché ho letto che si tratta di un caso letterario internazionale. E, secondariamente, perché l'autrice di questo promesso capolavoro è una mia conterranea.
La copertina verde è costellata di petali di rosa, portati in giro da un vento che scompiglia i capelli della ragazza in primo piano: sarà la protagonista? Non lo so. Ancora non ho letto Il sentiero dei profumi.
Ma vi prometto che, appena possibile, lo farò. E scriverò la recensione.
 
Come mi piacerebbe intervistare l'autrice...

lunedì 12 maggio 2014

A COLPO D'OCCHIO- Il Signore delle Mosche


Il signore delle mosche di William Golding ci racconta di un gruppo di bambini e di ragazzi che, sopravvissuti ad un incidente aereo, si ritrovano dispersi su un’isola deserta.
L’autore descrive con una chiarezza inquietante le dinamiche che si innescano all’interno di questo gruppo senza adulti, che cerca di organizzare e allestire un fac-simile di società strutturata sul modello di quella dalla quale provengono i ragazzi. La situazione, che in un primo tempo si era configurata come un qualcosa di elettrizzante e, in un certo senso, come un gioco in cui fingere di essere adulti, si rivela poi in tutta la sua drammaticità, portando a galla paure e atteggiamenti ostili e prevaricatori, che vanno a costituire il clima di terrore che permea il libro fin quasi all’ultima pagina.

Il signore delle mosche è soprattutto la rappresentazione, fortemente pessimistica, degli istinti insiti nell’uomo, piuttosto che semplicemente e soltanto un romanzo d’avventura, come potrebbe invece apparire ad una prima superficiale lettura.
Il topos dell’isola deserta potrebbe riportarci al capolavoro di Daniel Defoe. Ma qui la situazione è quasi capovolta. Mentre Robinson Crusoe riesce a ricostruire in un’isola deserta una società civile, a testimonianza di una fede cieca nella tecnologia e nella razionalità insite nell’uomo, i ragazzi de Il signore delle mosche riescono soltanto a dar vita ad una società degenerata.

Ed è questo, secondo Golding, l’unico risultato che può scaturire da un assembramento umano privo di leggi che tengano a bada la sua naturale tendenza alla violenza e alla prevaricazione.
In quest’ottica pessimistica è interessante notare come, a ridursi in questo stato bestiale che non tiene conto del valore della vita umana, sia un gruppo di bambini, non di adulti. Protagonisti di questo regresso antropologico sono dunque degli individui che ancora non sono stati appesantiti da sovrastrutture legate allo stato di impianto civile elaborato dalla società delle leggi. Essi sono, in un certo qual modo, ancora legati al loro stato di natura, ancora non condizionati dalle rigide strutture degli adulti e, vista la loro giovane età e la loro estrazione sociale medio-alta, si presuppone che non abbiano neppure vissuto esperienze così traumatiche da segnare la loro personalità nel profondo. Golding sceglie appositamente un gruppo di protagonisti dotati di questi tratti distintivi proprio per avvalorare la tesi secondo la quale la tendenza al male è insita nella specie umana fin dal suo concepimento, senza giustificazioni di sorta.
Immagine presa dal Web
 
 


giovedì 8 maggio 2014

Il lettore intellettual-snob

Immagine tratta dal blog Amanti dei Libri
Avete presente quelle persone che rifiutano categoricamente di leggere certi libri perché non li considerano degni della loro attenzione? Quei lettori intellettualmente fastidiosi, che snobbano la letteratura poco impegnata, che amano solo i testi di un certo spessore (spesso anche fisico!), che leggono solo per dimostrare al mondo e a se stessi di essere colti? Io li trovo terribili.
Diciamocelo chiaramente: anche a me piace aver letto autori di una certa rilevanza, di certo non rinnego la mia formazione classica. Del resto, ho proseguito i miei studi iscrivendomi in Lettere Moderne, dunque conosco bene il valore di certi pilastri portanti della letteratura.
Ma vi immaginate che assurdità se mi vedeste sotto l'ombrellone con in mano quell'esile volume che è I Promessi Sposi? Non sarebbe un tantino ridicolo?
Io credo che rifiutare romanzi leggeri e/o distensivi soltanto per dimostrare di essere degli intellettuali raffinati, sia esattamente il contrario: dimostrare di essere dei lettori ottusi.
Per quanto mi riguarda, nel mio universo letterario trova spazio sia Dan Brown che Italo Calvino, sia Fabio Volo che Henry James. Insomma, classici e moderni, letteratura di intrattenimento e letteratura più impegnata. Mente aperta, ragazzi! La lettura deve insegnare questo. Altrimenti non serve a nulla che leggiate migliaia di libri se poi siete più chiusi di una cassaforte!

mercoledì 7 maggio 2014

Il Riflessario n.9

On ne voit bien qu'avec le coeur. L'essentiel est invisible pour les yeux *


*Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.

La citazione in lingua originale è d'obbligo. In traduzione, si perde qualcosa.


martedì 6 maggio 2014

Candele che profumano di...libri!

Chissà quante volte, leggendo i vostri libri preferiti, vi siete calati talmente tanto nella storia che questa quasi vi sembrava reale! Chissà quante volte vi è sembrato di sentire i rumori, gli odori, le voci descritte nelle pagine dei migliori libri. La fantasia dei lettori è fervida, si sa. E non ha bisogno di aiuti esterni per ricreare attorno a sé l'atmosfera giusta. Eppure, un piccolo spunto può sempre far piacere...


Curiosando qua e là nel Web, ho scoperto che esistono in vendita delle candele che promettono di riprodurre -attraverso particolari profumazioni appositamente studiate dai produttori- le atmosfere più particolari di celebri romanzi. Affascinante, no?
Per esempio, esiste un cofanetto dedicato al mondo di Tolkien, con aroma di terra fresca, sandalo e bosco.
Oppure un set dedicato alle magiche atmosfere di Hogwarts: profumi speziati, sidro e un odore indistinto che forse dovrebbe evocare la burrobirra.
Ma non finisce qui: ci sono candele dedicate alle eroine di Jane Austen, candele che dovrebbero evocare le atmosfere tolstojane, o ancora l'atmosfera dello studio del mitico Sherlock Holmes. E persino una saponetta dedicata a Moby Dick.
Emozionante...
Accessori immancabili per un vero book lover!


lunedì 5 maggio 2014

Quel libro che (non) ho letto

Cari lettori,
sicuramente molti di voi, come me, hanno la passione per la lettura.
Eppure, alcune volte, capita di fingere di aver letto dei libri che invece, per un motivo o per un altro, si ignorano completamente.
A me, per esempio, una volta è capitata una cosa del genere per un esame all'Università. Il programma segnava da leggere ben sette libri, tutti sul tema del naufrago. A partire da Defoe fino ad arrivare alle trasposizioni più moderne (tipo L'isola di cemento). Capirai, direte voi. Che ci vuole a leggere sette libri di narrativa? Vi posso assicurare che l'impresa non mi è riuscita: considero il tema del naufrago uno fra i più noiosi mai scritti. Pensate che tortura doverlo leggere per ben sette volte, reinventato in tutte le salse! Così sono andata a dare l'esame avendo letto sì e no due libri su sette. Ovviamente, sono stata bocciata. Eheh!
Non ricordo altri momenti in cui ho finto di aver letto un libro che non avevo mai letto. O forse sì. Una volta ho imbastito una bugia del genere: avevo ricevuto in regalo Eragon. Lette poche pagine, non sono mai riuscita ad andare avanti. Ma, alla domanda fatidica "Ti è piaciuto il libro che ti ho regalato?", non ho avuto il coraggio di dire la verità. Così ho elogiato Eragon pur non avendolo mai letto. Il risultato? Poco dopo è arrivato un altro regalo: Eldest.

domenica 4 maggio 2014

A COLPO D'OCCHIO- Tommy Scuro e il fantasma delle prigioni

Cari lettori,
oggi vi parlo di un libro che ha molto successo fra i bambini: Tommy Scuro.
Tommy Scuro e il fantasma delle prigioni è il quinto episodio che vede protagonista Tommy e la sua amica Pippina. Quest'avventura è ambientata in una magnifica e misteriosa Venezia, nella quale Livido Scuro -zio di Tommy- se la dovrà vedere con un prepotente conte Tagliatesta.
Le parole di Francesca Ruggiu Traversi scorrono veloci attraverso gli accattivanti disegni di Matteo Piana, che costellano il libro sino all'ultima pagina.
Un libro brividoso che cattura l'attenzione dei piccoli -e grandi- lettori fino alla fine.

Un ringraziamento particolare a Francesca Ruggiu Traversi, che mi ha regalato questo suo ultimo capolavoro con tanto di dedica e autografo!

venerdì 2 maggio 2014

Nasce Beatrice: social network della lingua italiana

Si tratta di un'iniziativa curiosa: un social network dedicato alla lingua italiana. Il nome di questo portale è, non a caso, Beatrice, donna amata dal sommo poeta. All'interno di Beatrice è possibile divenire custodi di alcune parole e impegnarsi così a divulgarle e tutelarne l'uso corretto. Oppure diventare sostenitori di altre parole già custodite da altri utenti. Divertente, per tutti coloro che amano la lingua. Non è necessario essere grandi professoroni. Su Beatrice ci si diverte, si dialoga di lingua italiana, comunicazione, parole. Si fanno nuove conoscenze. Proprio come in ogni social network.